venerdì 25 ottobre 2024

Cos'è la leva nel forex? in relazione ai lotti

La leva è uno strumento che permette di moltiplicare il capitale che usi per fare un'operazione nel mercato forex. In pratica, con la leva puoi controllare una posizione molto più grande rispetto ai soldi effettivi che hai nel tuo conto. È come se prendessi in prestito denaro dal broker per fare operazioni più grandi.

Esempio:

Immagina di avere 1.000€. Se usi una leva di 1:10, puoi fare un'operazione come se avessi 10.000€ (cioè i tuoi 1.000€ moltiplicati per 10). Questo ti permette di fare operazioni più grandi e cercare di ottenere profitti maggiori.

Come funziona?

La leva ti consente di aumentare i guadagni, ma attenzione, perché allo stesso tempo aumenta anche i rischi! Infatti, se il mercato va nella direzione opposta a quella che hai previsto, puoi perdere denaro molto velocemente.

Ecco come funziona la leva:

Capitale proprio: i soldi che hai nel tuo conto (es. 1.000€).

Leva: il moltiplicatore che scegli (es. 1:10, 1:50, 1:100, ecc.).

Posizione controllata: il valore dell’operazione che puoi fare grazie alla leva (es. con una leva di 1:10 e 1.000€, controlli 10.000€ di posizione).

Se il prezzo del mercato si muove nella tua direzione, i guadagni saranno moltiplicati dalla leva. Ma se si muove contro di te, anche le perdite saranno moltiplicate.

Come si calcola la leva?

Il calcolo della leva è semplice. Basta dividere il valore totale della posizione che vuoi controllare per il capitale che stai effettivamente utilizzando.

Esempio pratico con leva 1:50:

Hai 1.000€ nel conto.

Vuoi fare un'operazione da 50.000€.

Leva necessaria = 50.000€ ÷ 1.000€ = 50.

In questo caso, stai usando una leva di 1:50. Questo significa che per ogni euro tuo, il broker ti permette di operare come se ne avessi 50.

Cosa succede in pratica?

Se il mercato sale dell'1%: guadagni l'1% di 50.000€, quindi 500€, anche se hai investito solo 1.000€.

Se il mercato scende dell'1%: perdi 500€, e questo potrebbe essere una perdita significativa rispetto al tuo capitale iniziale.

Esempio con leva 1:30

Immaginiamo invece che tu utilizzi una leva di 1:30, che è il limite massimo per i trader al dettaglio in molti mercati regolamentati.

Esempio:

Hai 1.000€ nel conto.

La leva è 1:30, quindi puoi controllare una posizione di 30.000€ (cioè 1.000€ × 30).

Se il mercato si muove:

Se il prezzo sale dell'1%: guadagni 1% di 30.000€, cioè 300€.

Se il prezzo scende dell'1%: perderesti 300€.

La relazione tra la leva e la dimensione dei lotti:

Nel forex, le operazioni vengono misurate in lotti. Un lotto standard equivale a 100.000 unità della valuta base (per esempio, 100.000€ nel cambio euro/dollaro). Ma non devi sempre fare trading con lotti interi! Ecco come funzionano le diverse dimensioni di lotti:

1 lotto standard = 100.000 unità (100.000€ se il cambio è EUR/USD)

0,1 lotti = 10.000 unità (mini lotto)

0,01 lotti = 1.000 unità (micro lotto)

Ora vediamo come la leva incide sulle dimensioni dei lotti.

Esempio pratico:

Con una leva di 1:30, se vuoi controllare 0,1 lotti (10.000€), ti serve solo un margine di 333,33€ (10.000 ÷ 30 = 333,33€).

Se invece vuoi controllare 0,01 lotti (1.000€), ti servirebbero solo 33,33€ (1.000 ÷ 30 = 33,33€).

Quindi, maggiore è la dimensione del lotto, più capitale o più leva ti servirà per controllare quella posizione.

Esempio con leva 1:30 e lotti

Immagina di voler fare trading con un micro lotto (0,01) su una coppia di valute come EUR/USD. Questo significa che vuoi controllare 1.000€ di valuta.

Con una leva di 1:30, il margine richiesto sarà 1.000€ ÷ 30 = 33,33€. Questo significa che con soli 33,33€, puoi controllare un'operazione da 1.000€.

Se invece volessi fare trading con un mini lotto (0,1), controllando 10.000€, ti servirebbero 333,33€ di margine.

Per un lotto intero (1 lotto), il margine richiesto sarebbe 3.333,33€, poiché stai controllando 100.000€.

Relazione tra dimensione del lotto e leva:

Più grande è il lotto che vuoi controllare, più capitale ti serve o più leva ti serve per entrare nell'operazione.

Più alta è la leva, meno soldi ti servono per controllare lo stesso lotto. Però, più aumenta la leva, più aumenta anche il rischio.

Importante:

La leva può moltiplicare i guadagni, ma anche le perdite. Per questo motivo, è fondamentale usarla con attenzione e avere sempre una buona strategia di gestione del rischio!

venerdì 18 ottobre 2024

Qual'è il tuo vantaggio nel trading ? capire il punto esatto dove potrebbe accadere una "reazione"

Come sapere e cosa comporta l'individuazione dei livelli di prezzo dove ci sono stati più scambi.,

L'indicatore Volume Profilo o Volume Profile è uno strumento di analisi tecnica molto utile, particolarmente amato dai trader che vogliono avere una comprensione più profonda della dinamica dei prezzi in relazione ai volumi scambiati a specifici livelli di prezzo. Questo indicatore non si limita a mostrare i volumi totali scambiati in un periodo di tempo come fanno i volumi standard, ma piuttosto distribuisce i volumi in base ai livelli di prezzo.

Su cosa si basa il Volume Profilo?

Si basa sull'idea che i prezzi ai quali si è verificato un volume maggiore di scambi rappresentino aree chiave di interesse per i trader. Questi livelli possono fungere da supporti e resistenze e possono indicare il comportamento futuro del mercato.

Elementi Chiave:

Distribuzione del Volume sui Livelli di Prezzo:

L'indicatore mostra il volume scambiato per ciascun livello di prezzo durante un determinato periodo. Invece di rappresentare il volume in relazione al tempo (come il tradizionale indicatore di volumi), il V. P. visualizza i volumi come barre orizzontali lungo l'asse del prezzo. Ogni barra orizzontale rappresenta quanto volume è stato scambiato a quel particolare livello di prezzo.

Point of Control - POC :

Il Point of Control è il livello di prezzo in cui si è registrato il volume più alto durante un determinato periodo. È spesso considerato un livello critico di supporto o resistenza, poiché riflette il prezzo dove è avvenuto il maggior numero di scambi e, di conseguenza, un potenziale interesse istituzionale.

High Volume Nodes e Low Volume Nodes :

Gli High Volume Nodes sono aree in cui si sono verificati grandi volumi di scambi. Questi livelli di prezzo tendono a fungere da forti supporti o resistenze perché molti partecipanti al mercato hanno negoziato a quei prezzi.

Gli Low Volume Nodes, invece, sono aree con bassi volumi di scambi, spesso considerate zone in cui il prezzo potrebbe muoversi rapidamente, dato che c'è meno attività di negoziazione e quindi meno resistenza ai movimenti di prezzo.

Value Area:

La Value Area è la fascia di prezzo in cui si è verificato circa il 70% del volume totale degli scambi durante un determinato periodo. Spesso viene utilizzata per identificare i livelli chiave del mercato e le potenziali zone di ingresso o uscita. Le aree sopra o sotto la Value Area possono indicare potenziali rotture o inversioni.

Value Area High e Value Area Low :

Il Value Area High è il prezzo più alto all'interno della Value Area e funge da potenziale livello di resistenza.

Il Value Area Low è il prezzo più basso all'interno della Value Area e può fungere da supporto.

Come funziona il Volume Profilo?

Il V. P. aiuta i trader a visualizzare la "battaglia" tra compratori e venditori e a comprendere dove si è verificata la maggiore attività di trading. Di solito, i livelli con elevato volume come il POC indicano un forte consenso tra i trader su quel livello di prezzo, il che potrebbe renderlo un livello importante di supporto o resistenza.

Vantaggi:

Supporti e resistenze dinamici: I livelli di prezzo con volumi significativi tendono a fungere da punti di svolta per il mercato. Il prezzo potrebbe rimbalzare su un High Volume Node o accelerare il suo movimento quando attraversa un Low Volume Node.

Analisi del comportamento istituzionale: Gli istituzionali tendono a operare a livelli di prezzo in cui avvengono volumi elevati. Identificare questi livelli può fornire un'indicazione di dove sono presenti grandi partecipanti al mercato.

Filtraggio dei falsi segnali: Utilizzando il V. P. , i trader possono evitare di cadere in falsi segnali di rottura, identificando se un livello di prezzo importante è accompagnato da un volume adeguato.

Previsione delle aree di consolidamento o espansione: Aree con alti volumi tendono a rappresentare fasi di consolidamento, mentre le zone con bassi volumi possono indicare aree di potenziale espansione del prezzo.

Differenza tra Volume Profilo e Volumi Tradizionali:

Volumi tradizionali (indicatore di volume) mostrano semplicemente quanti contratti (o lotti) sono stati scambiati in un determinato periodo di tempo, ad esempio in una candela oraria o giornaliera.

Volume Profilo, invece, è più sofisticato, poiché distribuisce i volumi lungo i vari livelli di prezzo, mostrando dove esattamente si è concentrata la maggior parte dell'attività di scambio a differenti prezzi.

Esempi di Applicazione:

Breakout: Se il prezzo si muove sopra o sotto una zona di basso volume Low Volume Node, potrebbe esserci una rottura con un movimento rapido, poiché in queste aree manca una resistenza forte.

Trading Range: Durante i periodi di consolidamento, il V. P. ti consente di identificare le aree chiave di supporto e resistenza all'interno del range, in modo da prendere decisioni consapevoli su dove entrare o uscire dal mercato.

Conferma delle tendenze: Il Volume Profilo può essere utilizzato per confermare se un movimento di prezzo è supportato da volumi adeguati. Un breakout che si verifica in un'area con alto volume potrebbe essere più significativo di uno con poco volume.

Ci sono altre cose che esprimono un vantaggio nel mio trading quotidiano, a dire il vero anche cose più semplici e in apparenza meno sofisticate, ma mi e sembrato, a mio parere personale, partire intanto da questo indicatore, lo trovate facilmente online, basta andare in google e scrivere "Volume Profile per MT4" o per altra piattaforma di trading che utilizzate.

Attenzione: ovviamente questo non e il santo gral o la soluzione ai nostri "problemi" e solo un indicatore significativo., mi preme dirvi anche di imparare a comprendere bene come funziona prima di prendere decisioni reali di mercato, e un errore comune sottovalutarne le potenzialità, nel senso che indica più cose diverse e non una sola cosa.

Buon Trading!  

venerdì 11 ottobre 2024

Scaricare i principali tassi di cambio aggiornati in un foglio excel? Con la possibilità di poterli aggiornare

Ecco come scaricare i principali tassi di cambio aggiornati in un foglio Excel utilizzando una query web che ti permetta di aggiornare automaticamente i dati. Vediamo:

Usare i Dati di una Fonte Affidabile:

Il primo passo è trovare una fonte affidabile per i tassi di cambio aggiornati. Un sito comune che fornisce questa funzione è XE.com o X-Rates, ma possiamo utilizzare qualsiasi servizio che offra tassi di cambio in formato tabellare.

Creare una Query Web in Excel:

Segui questi passaggi per inserire una query web direttamente in Excel:

- Apri Excel e seleziona un foglio vuoto

- Vai alla scheda "Dati" in alto

- Clicca su "Recupera e Trasforma" Get & Transform Data o "Nuova Query"

- Seleziona "Da Web" From Web

- Inserisci l'URL della pagina che contiene i tassi di cambio. Ad esempio, puoi usare un sito come:

XE.com - www.xe.com/currencycharts/

X-Rates  - x-rates.com

Clicca "OK".

Anteprima dei dati: Excel analizzerà il sito web e mostrerà un'anteprima dei dati che puoi importare. Seleziona la tabella che contiene i tassi di cambio.

Una volta selezionata la tabella giusta, clicca su Carica Load per importare i dati nel foglio Excel.

Aggiornamento Automatico dei Dati:

Dopo aver importato i dati, possiamo impostare Excel per aggiornare automaticamente i tassi di cambio ogni volta che ci occorre.

Clicca sulla tabella dei tassi di cambio importata

Vai alla scheda "Dati" e clicca su "Proprietà" Properties

Nelle opzioni che appaiono, possiamo selezionare la frequenza di aggiornamento dei dati. Ad esempio,  impostiamo Excel per aggiornare i tassi ogni volta che apri il file, o automaticamente ogni "tot" minuti.

Personalizzazione con Filtri o Grafici:

Puoi anche usare questi dati per creare report o grafici, filtrare le valute di tuo interesse o semplicemente mantenere il foglio aggiornato.

Creazione di un Grafico Basato sui Tassi di Cambio in Excel

Se avete già importato i tassi di cambio aggiornati tramite una query web, potete facilmente creare un grafico che visualizzi i dati in modo chiaro. Di seguito vi forniamo una guida passo passo per farlo.

Passi per Creare un Grafico

1. Assicurarsi di Avere i Tassi di Cambio nel Foglio di Lavoro

Prima di tutto, è importante che abbiate una tabella di tassi di cambio già importata in Excel. Questa tabella dovrebbe contenere almeno due colonne principali:

Valuta (ad esempio USD, EUR, GBP)

Tasso di Cambio (il valore di cambio rispetto a una valuta di riferimento, ad esempio 1 USD in EUR)

2. Selezionare i Dati da Visualizzare nel Grafico

Prima di creare il grafico, occorre selezionare i dati di interesse. Supponiamo di voler visualizzare i tassi di cambio di varie valute rispetto al dollaro americano (USD).

Selezionare i dati: evidenziate con il mouse l'intera tabella che contiene i dati, inclusi i titoli delle colonne. Quindi selezionate:

Colonna delle valute: per l'asse orizzontale (asse delle X).

Colonna dei tassi di cambio: per l'asse verticale (asse delle Y).

3. Inserire il Grafico

Ora che i dati sono selezionati, potete creare il grafico.

Nella barra superiore di Excel, accedete alla scheda "Inserisci".

Nella sezione Grafici, scegliete il tipo di grafico desiderato. Vi consigliamo:

Grafico a colonne: ideale per confrontare i tassi di cambio di diverse valute in un unico momento.

Grafico a linee: utile se avete più tassi di cambio in diversi momenti temporali e volete visualizzare le tendenze.

Ad esempio, per inserire un grafico a colonne:

Cliccate su "Colonne" e selezionate lo stile che preferite (ad esempio "Colonne raggruppate").

Excel genererà automaticamente il grafico utilizzando i dati selezionati.

4. Personalizzare il Grafico

Ora che il grafico è stato creato, è possibile personalizzarlo in diversi modi:

Aggiungere un titolo:

Cliccate sul grafico per selezionarlo.

Andate alla scheda "Progettazione del Grafico".

Cliccate su "Aggiungi Elementi del Grafico" e selezionate Titolo del Grafico per inserire un titolo descrittivo, ad esempio "Tassi di Cambio vs USD".

Aggiungere i titoli degli assi:

Se desiderate etichettare gli assi, selezionate il grafico, andate su Aggiungi Elementi del Grafico e scegliete Titolo degli Assi. Ad esempio, potete etichettare l'asse X con "Valuta" e l'asse Y con "Tasso di Cambio".

Modificare lo stile e i colori:

Cliccando sul grafico, accedete alla scheda Progettazione del Grafico per modificare colori, layout o scegliere un altro stile visivo per adattarlo alle vostre preferenze.

5. Aggiornamento Automatico del Grafico

Una volta impostato il grafico, non dovrete ricrearlo ogni volta. Infatti, il grafico si aggiornerà automaticamente ogni volta che i dati dei tassi di cambio vengono aggiornati tramite la query web. In questo modo, potete sempre visualizzare i tassi di cambio più recenti senza fare ulteriori modifiche al grafico.

6. Salvare e Gestire il File

Ricordate di salvare il file una volta creato il grafico. Potete anche impostare un aggiornamento automatico dei dati, come descritto nella guida precedente, per assicurarvi che il foglio e il grafico riflettano sempre i tassi di cambio più recenti.

se posso scrivere e aggiornare meglio questa guida fatemelo sapere!

venerdì 4 ottobre 2024

Errori comuni nel trading e come evitarli

Gli errori più comuni nel trading riguardano nel come scegliere una piattaforma di trading e quale mercato selezionare per le vostre operazioni. Vediamo una spiegazione semplice, così che anche chi è alle prime armi possa avere un’idea chiara su come iniziare.

----- >> La scelta della piattaforma di trading il Broker: cosa considerare

Quando si parla di trading online, la prima decisione cruciale è scegliere la giusta piattaforma di trading. Ci sono tante opzioni sul mercato, ma non tutte sono adatte per ogni tipo di trader. Esaminiamo insieme alcuni fattori fondamentali.

Tipi di piattaforme: No Dealing Desk (NDD) vs. Dealing Desk

Un aspetto molto importante è capire se la piattaforma è di tipo Dealing Desk o No Dealing Desk. Vediamo la differenza:

Dealing Desk (DD): Queste piattaforme agiscono come controparte per le tue operazioni. In pratica, quando fai un trade, stai operando contro il broker stesso. Questo può creare potenziali conflitti di interesse, perché se tu guadagni, il broker perde e viceversa. In generale, non è il metodo preferito dai trader più esperti.

No Dealing Desk (NDD): In questo caso, il broker non è la tua controparte. La piattaforma NDD funge solo da intermediario tra te e il mercato reale, offrendoti i migliori prezzi disponibili da vari fornitori di liquidità. Esistono due sottocategorie:

ECN (Electronic Communication Network): Le piattaforme ECN ti connettono direttamente al mercato interbancario e ad altri trader, offrendo spread molto ridotti ma commissioni di trading più elevate.

STP (Straight Through Processing): I broker STP inviano le tue operazioni direttamente ai fornitori di liquidità (banche, istituzioni finanziarie) senza passare da un dealing desk, garantendo esecuzioni più rapide.

Perché scegliere una piattaforma No Dealing Desk?

Le piattaforme NDD sono preferite dai trader retail che vogliono evitare conflitti di interesse con il proprio broker. In questo modo, hai accesso a prezzi di mercato reali e trasparenti, con esecuzioni rapide e senza manipolazioni dei prezzi.

Altri aspetti da considerare nella scelta della piattaforma

Regolamentazione: Scegli sempre una piattaforma che sia regolamentata da autorità finanziarie di alto livello, come la CySEC, la FCA (Regno Unito), la CONSOB (Italia) o altre autorità riconosciute. Questo ti garantisce un livello di protezione in caso di controversie o problemi legali.

Costi e commissioni: Verifica attentamente gli spread (la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita) e le eventuali commissioni per operazione. Se stai pensando di fare trading su Forex o altri mercati con volumi elevati, avere spread bassi può fare la differenza.

Piattaforme e strumenti: Le piattaforme/strumenti più famosi come MetaTrader 4 (MT4) e MetaTrader 5 (MT5) offrono una vasta gamma di strumenti tecnici per l'analisi del mercato. Scegli una piattaforma che ti offra grafici, indicatori e strumenti di analisi per prendere decisioni informate.

Assistenza clienti: Avere un broker con un buon servizio di assistenza clienti è essenziale, soprattutto nei momenti di necessità.

Come Fare Ricerche nel Sito della Consob in Modo Facile Veloce e Intuitivo

- La Consob è l'organo di controllo del mercato finanziario italiano

1 Per verificare se un broker e regolamentato devi andare su consob.it

2 in alto a destra clicca su Mappa

3 scorri verso il basso e clicca su Imprese di Investimento 

4 in questa pagina a sinistra vengono elencati Soggetti e Mercati

5 dovrai scegliere la sezione corretta alla quale accedere per fare la ricerca, solitamente, ma NON sempre e : "imprese di investimento autorizzate in altri stati UE senza succursale in Italia" cliccaci sopra

6 nella nuova pagina premi contemporaneamente i tasti ctrl e la lettera f , si aprirà una casella di ricerca in alto a destra

7 nella casella di ricerca inserisci il nome completo della società del broker, no il nome del dominio internet, solitamente trovi il nome della società del broker nel footer piè di pagina nella home page del broker stesso, poi premi invio

8 troverai tutti i dati inerenti al broker, e già il fatto che sia elencato, in questa sezione, vuol dire che e regolamentato, sempre alla fine di questi dati la Consob inserisce il link che porta al Regolatore "principale" del broker, accedendovi e provando a fare delle ricerche si dovrebbero trovare info più approfondite, per esempio se il broker di nostro interesse e un Market Maker o un No Dealing Desk

9 ho scritto questa breve guida perchè e sempre buona cosa verificare se realmente un broker e regolamentato oppure no, ed anche perchè il broker dichiara "che tipo di broker e" non sempre in pagine facilmente accessibili e poi in ogni caso possiamo, in questo modo, trovare riscontro e verificare tutto 

----- >> Quale mercato scegliere per fare trading

Ora che abbiamo visto come scegliere una piattaforma/Broker, passiamo al secondo punto cruciale: quale mercato scegliere per iniziare a fare trading. Non tutti i mercati sono uguali, e la scelta dipende dai tuoi obiettivi, dal capitale che hai a disposizione e dalla tua propensione al rischio.

-- Forex (Foreign Exchange)

Il mercato Forex è il mercato dei cambi, dove vengono scambiate coppie di valute come EUR/USD, GBP/JPY, ecc. È uno dei mercati più grandi e liquidi al mondo, aperto 24 ore al giorno dal lunedì al venerdì.

Cose Buone:

Elevata liquidità: Puoi facilmente comprare e vendere anche grandi volumi di valuta.

Leva finanziaria: Molti broker Forex offrono una leva significativa (fino a 1:30 in Europa), permettendoti di aprire posizioni più grandi con meno capitale.

Accessibilità: Puoi iniziare con piccoli capitali, anche meno di 100 euro.

Cose Meno Buone:

Elevato rischio: La leva finanziaria amplifica non solo i guadagni ma anche le perdite.

Volatilità: Il mercato Forex può essere molto volatile, il che richiede un’attenta gestione del rischio.

Il Forex è adatto a chi vuole operare frequentemente (anche su base giornaliera) e ha una buona conoscenza dell’analisi tecnica.

-- Azioni

Il mercato azionario è quello in cui si scambiano titoli azionari di società quotate, come Apple, Tesla, o Eni.

Cose Buone:

Stabilità: In generale, il mercato azionario è meno volatile del Forex.

Dividendi: Alcune azioni pagano dividendi, una forma di reddito passivo.

Possibilità di investimento a lungo termine: Puoi investire in società di cui credi nella crescita futura.

Cose meno Buone:

Costi: I costi di transazione possono essere più elevati, soprattutto se non fai trading con grandi volumi.

Meno flessibilità: A differenza del Forex, il mercato azionario ha orari di apertura specifici, e non è aperto 24 ore al giorno.

Le azioni sono ideali per chi ha una visione di lungo termine e preferisce investimenti più stabili.

-- Indici

Gli indici rappresentano un paniere di azioni di diverse società. Ad esempio, il S&P 500 rappresenta le 500 maggiori aziende negli Stati Uniti.

Cose Buone:

Diversificazione: Investendo in un indice, diversifichi automaticamente il tuo rischio tra diverse aziende.

Buona stabilità: Gli indici tendono a essere meno volatili rispetto alle singole azioni.

Cose Meno Buone:

Meno opportunità speculative: Se sei un trader molto attivo, potresti trovare gli indici meno interessanti in quanto tendono a muoversi più lentamente rispetto a singoli titoli o al Forex.

Gli indici sono adatti a chi vuole diversificare il rischio senza dover monitorare singole azioni.

-- Criptovalute

Le criptovalute come il Bitcoin o Ethereum sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni.

Cose Buone:

Alte potenzialità di guadagno: Le criptovalute sono estremamente volatili, il che offre grandi opportunità di profitto.

Accessibilità: Puoi iniziare a investire con piccoli capitali.

Cose Meno Buone:

Volatilità estrema: Anche se la volatilità offre opportunità di guadagno, comporta anche rischi molto elevati.

Regolamentazione limitata: Alcune piattaforme di trading di criptovalute non sono regolamentate, il che può comportare rischi aggiuntivi.

Le criptovalute sono ideali per trader che cercano opportunità speculative e che tollerano un rischio elevato.

La scelta della piattaforma/Broker e del mercato dipendono molto dal tuo profilo di investitore e dalle tue esigenze. Se preferisci operazioni rapide e frequenti, il Forex o le criptovalute potrebbero essere una buona scelta, ma richiedono attenzione e gestione del rischio. Se invece sei più interessato a investimenti a lungo termine o a una maggiore stabilità, le azioni o gli indici sono probabilmente la soluzione più adatta.

Se manca qualcosa in questo post fatemelo sapere :-)

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